Billy Collins decise di
utilizzare la sua posizione di poeta laureato del Congresso
degli Stati Uniti, ruolo che gli venne conferito dal 2001 al 2003,
per promuovere il progetto Poetry 180. Propose cioè agli
insegnanti delle scuole superiori di leggere ad alta voce ai propri
studenti ogni giorno una poesia, per i 180 giorni di cui si compone
un anno scolastico. “Volevo che i ragazzi si rendessero conto che
la poesia può essere, oltre che materia di studio, parte della vita
quotidiana” dice Collins nell'intervista a cura di Franco Nasi, che
precede le splendide poesie della raccolta Balistica,
recentemente pubblicata da Fazi.
E' un'esperienza che
sarebbe opportuno consigliare anche ai nostri insegnanti. Collins in
quell'occasione mise on-line una scelta di testi di autori
contemporanei. Ancora oggi gli ultimi autori che vengono letti nelle
nostre scuole (poco letti in verità, piuttosto studiati) sono
Montale e gli ermetici. E' come dire che la poesia ha diritto di
cittadinanza scolastica solo quando è trascorso dalla sua
pubblicazione più di qualche decennio. Consideriamo poesia degna di
essere studiata solo quella che riteniamo abbastanza lontana dalle
nostre vite, che non parla con voce contemporanea alla nostra
esperienza quotidiana. Siamo sicuri che questo modo di operare non
releghi la poesia nel territorio delle conoscenze e delle pratiche
inattuali, inducendo gli studenti a considerarla qualcosa di antico e
fuori tempo?
Comunque se nel ricco
panorama contemporaneo, diciamo a partire dagli ultimi decenni del
Novecento, volessimo eseguire una scelta ad uso dei nostri studenti,
dovremmo eliminare una fetta consistente della produzione poetica
recente, quella costituita da poesie poco chiare, introflesse, che
parlano una lingua artificiosa e non riescono a dire nulla agli altri
che non siano il poeta stesso, i suoi amici e qualche critico.
Scopriremmo però che i giovani non sono per nulla refrattari alla
poesia, anzi la comprendono e la apprezzano. Bisogna però scegliere
i testi giusti. Proviamo a stilare un elenco.
Suggerirei una poetessa un po' dimenticata, Margherita Guidacci (1921-1992), che ha scritto cose di eccelsa bellezza, di grande intensità e spiritualità.
RispondiEliminaCome questa delicata e smagliante poesia d'amore.
DUE
Non temevano fame né freddo
né alcun pericolo: calmi come sovrani
di cui nulla può minacciare l’incrollabile regno.
Eppure la sola ricchezza dell’uno era l’esisenza dell’altro
e camminavano su una fune sottile, tesa attraverso il cielo.
Bellissima! Grazie, Mario, del prezioso suggerimento. In effetti, la Guidacci è una lettura che i ragazzi possono sicuramente apprezzare.
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