tag:blogger.com,1999:blog-3266004903939594771.post3383720477110440917..comments2023-08-21T23:07:23.712+02:00Comments on mosche in bottiglia: L'età della musichettaAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/07039362642070482308noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-3266004903939594771.post-32735035743914666522012-09-13T15:49:56.442+02:002012-09-13T15:49:56.442+02:00E' proprio vero quello che scrivi. La musichet...E' proprio vero quello che scrivi. La musichetta da segreteria telefonica suona come una metafora della nostra epoca: serve a coprire gli spazi vuoti, ma solo per evitare di ascoltare noi stessi e gli altri. Per il resto, Nel blog cerco di riproporre le domande che di giorno in giorno mi pongo. Sono contento che questo interessi a qualcuno.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/07039362642070482308noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3266004903939594771.post-53204004928776170682012-09-12T21:38:48.598+02:002012-09-12T21:38:48.598+02:00Con tutte quelle musiche (o parole) ci si può perm...Con tutte quelle musiche (o parole) ci si può permettere di ascoltare poco. Possiamo non prestare attenzione a quelle voci esterne ma soprattutto possiamo ascoltare poco la nostra voce, la più intima che abbiamo. Quella vera, che si sente solo nel silenzio. E' impietosa, sì, ma se non scappiamo alle prime note che ci fanno stridere lo stomaco, dopo diventa una musica. O almeno, un po' musica un po' stonature. Così, come siamo noi. Tutti.<br /><br />Grazie Giuseppe per i tuoi scritti :)<br />E.Anonymousnoreply@blogger.com