tag:blogger.com,1999:blog-3266004903939594771.post192664240317412035..comments2023-08-21T23:07:23.712+02:00Comments on mosche in bottiglia: Rischi editorialiAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/07039362642070482308noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-3266004903939594771.post-12960476111966548572011-11-19T18:47:31.147+01:002011-11-19T18:47:31.147+01:00La colpa è un po' di tutti.
Dei poeti che acce...La colpa è un po' di tutti.<br />Dei poeti che accettano di pubblicare con editori di scarsa qualità e con pochi scrupoli.<br />Dei suddetti editori che pubblicano quintali di carta straccia a spese dei malcapitati "poeti".<br />Degli editori, anche grossi e prestigiosi, che però non fanno nulla per pubblicizzare e far conoscere i propri prodotti.<br />Del grande pubblico che se ne frega della poesia.<br />Dei tanti poeti rinchiusi a contemplare il proprio ombelico e dediti a sperimentazioni ormai sterili (con tutto il rispetto per le sperimentazioni, che possono produrre anche grande poesia, ma non è questo il punto).<br />E infine del sistema scolastico, dove la poesia non si legge, o si legge male e si fa odiare, e dove la "poesia contemporanea" sono Ungaretti e Montale.<br />Si tratta di una ragnatela di cause, di un circolo vizioso che è difficile, se non impossibile scardinare.sergio pasquandreahttp://ruminazioni.blogspot.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3266004903939594771.post-74305241402543326812011-11-19T15:43:44.512+01:002011-11-19T15:43:44.512+01:00Giuseppe, so bene quanto sia difficile trovare lib...Giuseppe, so bene quanto sia difficile trovare libri di poesia, soprattutto degli autori contemporanei. Però un poco è anche colpa nostra, (non parlo di te ma di molti dilettanti) che siamo disposti a pagare dagli ottocento ai duemila euro per farci stampare i nostri "elaborati poetici" che finiranno immancabilmente sulla bancarella degli invenduti, nel padiglione dei "Remainders", o peggio verranno ammanniti agli amici che, compiacenti, dovranno "scucire" quei dieci "E" solo per dimostrare che ci apprezzano.<br />Non ci rendiamo conto che così inflazioniamo il mercato? E soprattutto forniamo una immagine distorta della poesia, con prodotti scadenti banali dal linguaggio obsoleto e farciti di lacrimose pene d'amore delle quali non frega un tubo a nessuno? Come avrai capito sono piuttosto arrabbiata, ho un settore della mia libreria pieno di tali libercoli, ovviamente non li leggo ma a volte mi chiedo: "Perchè mai ho dato tredici euro a Mario Rossi, che mi ha gentilmente porto il frutto delle sue fatiche, e non ho comprato un libro, ad esempio, di Attilio Bertolucci,(mi è venuto in mente lui perchè ieri era il centenario della sua nascita, ma potrei dirti Pecora, o mille altri). <br />Tu dici che si pubblica poca poesia. Io ti rispondo che se ne pubblica troppa di pessimo livello. (E adesso sono nei guai, perché se un giorno ci cascassi anch'io, che sono una dei tanti scribacchini, dovrei autorizzarti a tributarmi una sonora pernacchia).<br />Scusa il tono acceso del mio intervento, ma finché non di farà chiarezza fra dilettanti e artisti (il che non avverrà mai) il pubblico sarà sempre più diseducato e disorientato dalle cartacce. Rosariasusyhttps://www.blogger.com/profile/03871185718205011473noreply@blogger.com